Perchè Fare Un Viaggio In Cornovaglia: Racconto Di Viaggio | Alla Ricerca Del Viaggio

Semplicemente perché è un luogo meraviglioso, al di fuori delle solite rotte turistiche e ancora poco conosciuto, ma ricco di storia, cultura e paesaggi che rimangono impressi nel cuore, tanto che alcune sue zone fanno parte dell’AONB, letteralmente un’area of oustanding natural beauty (di eccezionale bellezza naturalistica).

Perchè fare un viaggio in Cornovaglia? Il nostro racconto di viaggio!

Partenza 1° Giorno

Il nostro viaggio parte da Londra, punto di incontro per iniziare a conoscerci, immergersi un po’ nella vita frenetica di questa grande città ed esplorare il verdissimo Hyde Park, il variopinto e romantico quartiere di Notting Hill con la famosa Portobello Road, cenare e fare un brindisi in uno dei tantissimi caratteristici pub, scambiandosi le prime impressioni e curiosità prima di salutarci per la buona notte.

Perchè fare un viaggio in Cornovaglia
Perché fare un viaggio in Cornovaglia

2° giorno PENZANCE – ST MICHAEL MOUNT

Il giorno dopo siamo pronti per partire alla volta della Cornovaglia, con il treno, che da Londra ci conduce a Penzance: graziosa cittadina balneare nell’estremo sud-ovest, prima località turistica della Cornovaglia, le cui radici storiche sono evidenti nei magnifici edifici georgiani e vittoriani che adornano il lungomare.

Passeggiando tra le sue vie si è come catapultati indietro nel tempo, alla gloriosa epoca in cui Penzance era la regina dei luoghi di villeggiatura. Nel primo pomeriggio visitiamo Saint Michael’s Mount, una straordinaria isola rocciosa che emerge maestosamente dalle acque dell’oceano, dove sorge il monastero benedettino fondato nel XI secolo da Edoardo il Confessore.

Visitare St Michael’s Mount è come immergersi in un mondo incantato, tra storia e leggende che circondano questa meraviglia architettonica. Saint Michael’s Mount è un’isola tidale, cioè interessata da maree, il che la rende ancora più suggestiva.

Al nostro arrivo non c’è alta marea, quindi raggiungiamo a piedi l’isolotto, visitiamo il castello, proprietà della famiglia di St. Aubyn, ma ora affidato al National Trust e ci godiamo tutto il panorama che dall’alto ci offre il castello su tutte le direzioni.

Non tardiamo a scendere perché poco dopo è prevista la risalita della marea, ritorniamo nella spiaggia e davanti a un caffè e un gelato ci godiamo il lento e inesorabile arrivo dell’acqua, straordinaria forza della natura. Iniziamo poi la nostra passeggiata lungo la ciclopedonale costiera, guadagnando sempre più la vista di Penzance, tra il vento che scompiglia i capelli e i colori di rose selvatiche sul nostro cammino.

Ci fermiamo in uno dei caratteristici pub, per gustarci una deliziosa cena con piatti locali, a base di hake (nasello), mackerel (sgombro), una pint (birra) rinfrescante per poi rientrare alla nostra guest house e riposarci.

Perchè fare un viaggio in Cornovaglia
Perché fare un viaggio in Cornovaglia: St Michel Mount

3° giorno SOUTH WEST COAST PATH: DA PORTHCHURMO A SENNEN COVE

Oggi andiamo alla scoperta del South West Coast Path e la Penwith Peninsula, che oltre alla bellezza paesaggistica della sue scogliere, ci porta a conoscere la lunga storia legata alle miniere e alla ricchezza di questa terra. Il nostro viaggio inizia in bus, con l’iconico bus a due piani della Land’send Coaster che come prima tappa ci ferma a Treen, dove abbiamo appuntamento con Steve, la guida per il nostro trekking.

Percorriamo un bellissimo sentiero con tante vedute sull’oceano, con blocchi di granito a strapiombo sul mare, un tempo luogo di antiche fortezze, punti strategici per avvistare navi e oggi, se si è fortunati, qualche foca. In un piacevole saliscendi fiancheggiato da more e colorati fiori selvatici arriviamo alla baia di Porthcurno con la sua ampia spiaggia e la sua acqua turchese, accesa dai riflessi del sole.

Saliamo fino al Minack Theatre, un teatro all’aperto, sulla roccia, la realizzazione di un sogno nato 100 anni fa dalla visione di una donna fantastica: Rowena Cade, che con tutte le sue forze si fece carico di ricavare un teatro dalla roccia. Il tutto nasce, come spesso accade, da un’illuminazione.

Mettete insieme una coinvolgente rappresentazione all’aperto di un’opera di Shakespeare, “Sogno di una notte di mezza estate” e la determinazione, la fantasia e quel briciolo di sana pazzia, tale da realizzarlo nel giardino di casa sua che si dà il caso fosse proprio affacciato sulla baia di Pothcurno, una delle più spettacolari della Cornovaglia. Ci lasciamo stupire da tanta bellezza, sbirciamo sulla zona del palco, che oggi ospita anche le prove di una rappresentazione.

Dopo pranzo riprendiamo il bus che continua il suo percorso sulla Tin Coaster, passando per Land’s End, la terra più a sud-ovest della Gran Bretagna, Sennen Cove, un piccolo villaggio costiero con una deliziosa spiaggia e scendiamo a Botallack dove di nuovo ci attende Steve per condurci sui sentieri delle miniere.

Ci caliamo così nelle vite dei minatori, che hanno lavorato in quei stretti cunicoli e si guadagnavano la giornata per poche sterline e a rischio della propria vita. Attraversiamo alcuni resti di ciminiere, immaginando la vita di allora, di cui ora è rimasta quella bellezza, tra l’erica al vento e i suggestivi scorci sull’oceano.

Arriviamo a Geevor Mine, ultima miniera a chiudere nel 1990, di cui oggi resta un museo, e prima di salire sull’autobus brindiamo insieme con un liquore del posto, il Mead e ci rifocilliamo con qualche dolcetto. Torniamo nella nostra guest house per una doccia rigenerante e usciamo per la gustosa cena che ci aspetta, anche oggi è stata un giornata ricca

Perchè fare un viaggio in Cornovaglia
Perché fare un viaggio in Cornovaglia: paesaggi mozzafiato

4° giorno ST.IVES

Oggi andiamo a St. Ives. Ci incamminiamo a piedi per raggiungere il treno, attraversando un parco di Penzance, pieno di fiori che ci danno il buongiorno. Il tragitto è molto breve ma ci permette di affacciarci sulle bellissime spiagge che vediamo dal finestrino. La cittadina di St.Ives è ancora tranquilla e ci gustiamo le sue viette illuminate dal sole. Da subito entriamo nella sua atmosfera pittoresca, con le sue casette di pescatori, fino a un secolo fa dediti alla pesca delle pilchards, le sardine, e ci facciamo coinvolgere dalla sua storia che negli ultimi decenni l’ha resa vivace centro culturale artistico, meta di tanti artisti.

C’è una luce particolare qui in effetti, la piccola baia su cui si affacciano le case ha dei colori che si accentuano col sole, tanto che è stata definita la città più luminosa del Regno Unito. Iniziamo il nostro trek, arrivando fino al promontorio dove si trova la cappella di St. Nicholas, il cui orizzonte è incorniciato dal faro di Godrevy che ispirò il famoso romanzo di Virginia Woolf, To the Lighthouse.

Da questo punto scendiamo poi verso la baia di Portmeor, con i suoi colori cristallini e proseguiamo la nostra camminata fino ad abbracciare la prossima punta e arrivare a scorgere la spiaggia di Porthgwidden. Il nostro sguardo spazia dal blu intenso del mare, alle casette bianche del villaggio, fino ai colorati ripari dal vento sulle spiagge. Ritorniamo nel paesetto e ci lasciamo ispirare dai sapori del posto, magari dal un cornish pasty, tipico della zona per il pranzo.

Tempo libero per girare tra le vie, fermarsi ad avvistare qualche foca vicino alle barche dei pescatori, lasciarsi cullare dal mare, rilassarsi in spiaggia, che proprio al nostro passaggio è interessata dalla marea, oppure dedicarsi a un po’ di shopping tra i tanti negozietti sulle vie centrali.

Riprendiamo poi il nostro cammino per arrivare a Carbis Bay, lungo un delizioso percorso affacciato sul mare e riprendere il treno in direzione St. Erth e poi Penzance.

Anche questa sera ci aspetta la cena nel pub più antico della città, il Turk’s Head, del XIII secolo, che ospitava un tunnel usato dai contrabbandieri per raggiungere il porto.

La serata si conclude piacevolmente , gustando nuovi cibi e birre.

Perchè fare un viaggio in Cornovaglia
Perché fare un viaggio in Cornovaglia: St. Ives

5° giorno FALMOUTH & ROSELAND PENINSULA

Anche questa giornata partiamo col treno: cambio a Truro e poi via verso Falmouth. Oggi scopriamo un’altra cittadina, una delle più grandi della Cornovaglia, il cui porto è il terzo per profondità nel mondo e il più profondo dell’Europa occidentale. Già camminando nelle sue vie, si respira un’aria diversa, frizzante, diversa da Penzance. Stavolta ad attenderci è un battello che ci conduce nella Roseland Peninsula, una penisola creata dal fiume Fal e da cui spicca il castello di St Mawes, una delle fortezze più belle costruite da Enrco VIII tra il 1540 e il 1543 per respingere eventuali invasioni da parte dei Francesi.

Da qui poi iniziamo il nostro trekking, un facile anello che ci permette di spaziare con la vista fino al Castello di Pendennis, altra fortezza difensiva, e aggiungere ai contrasti del cielo e del mare, quello delle campagne che attraversiamo. Sul nostro percorso la chiesa di St. Just, circondata da un bellissimo giardino con piante subtropicali, luogo in cui secondo la leggenda sia passato Giuseppe d’Arimatea con Gesù.

Risaliamo il sentiero, tra more selvatiche che ci fanno da spuntino e ci immergiamo nell’atmosfera di altri tempi, immaginando la fiorente attività di questa zona, quando contrabbandieri si avvicinavano ai carichi di grandi navi proveniente dalle Americhe o quando divenne la stazione di pacchi della Royal Mail fino al 1852.

Riprendiamo il battello dal porticciolo di St Mawes e abbiamo tempo libero per girare ancora un po’ tra le vie di Falmouth, sbirciando tra i suoi tanti negozi, degustando un caffè o un cream tea. Sul treno di ritorno poi un brindisi col sidro insieme e si ritorna a Penzance, cena al tipico Navy Inn, e rientro alla guest house.

Perchè fare un viaggio in Cornovaglia
Perché fare un viaggio in Cornovaglia

6 ° giorno EDEN PROJECT – PLYMOUTH

Salutiamo Penzance, per trasferirci nel Devon, ma prima visitiamo due quoit, il Lanyon Quoit, suggestivo dolmen della Cornovaglia, datato nel periodo neolitico, tra 3500 e il 2500 prima di Cristo, il cui uso è ancora oggetto di dibattito e il Men-an-Tol, composto da quattro pietre, di cui la più suggestiva è la pietra circolare e traforata, forse appartenenti a un antico cerchio, a cui sono stati attribuiti poteri magici e curativi, certamente in termini di folklore più recente. Ci divertiamo a scattare alcune foto, sperando di poter beneficiare anche noi del passaggio tra pietre così antiche.

Ritorniamo sul bus, che ci conduce all’Eden Project, un vero paradiso della biodiversità, un’ex cava di caolino, dove sono stati riprodotti i biomi della foresta tropicale e del mediterraneo in cupole geodetiche, rese visitabili nei loro percorsi tra una vastità di piante. Veniamo sopraffatti e incuriositi da piante note, come banana, caffè, patchouli, guava e altre sconosciute ma con proprietà terapeutiche importanti, mentre la temperatura e l’umidità cambia man mano che saliamo verso la zona più umida.

Affascinati da tanto ingegno e bellezza, ritorniamo poi sul bus che ci conduce a Plymouth, lasciamo i bagagli nel nuovo hotel e partiamo per il nostro urban trek alla scoperta di questa nuova città. Plymouth è una città molto grande, nuova, bombardata nella seconda guerra mondiale in quanto base navale e porto di costruzione per le navi della Royal Navy.

Arriviamo al Plymout Hoe (luogo alto), e dal suo ampio prato erboso godiamo di una meravigliosa vista sul mare, perdendoci nei racconti di corsari, come Sir Francis Drake che ha fatto la storia nella lotta agli spagnoli e della gloriosa Mayflower, partita nel 1629 con i Padri Pellegrini e diretta in America.

Scendiamo nella zona del porto, illuminato dai colori del tramonto che fanno risaltare i colori dei vari ristorantini, ij una bella atmosfera accogliente e festosa. Questa sera ci aspetta una cena in un ristorante di pesce, dove tra il pescato fresco del giorno si può scegliere, tra merluzzi del nord Atlantico, capesante, granchi, razze! Rifocillati e soddisfatti rientriamo a piedi in hotel.

Perchè fare un viaggio in Cornovaglia
Perché fare un viaggio in Cornovaglia: fiori coloratissimi

7 ° giorno DORTMOOR NATIONAL PARK

Oggi partiamo in esplorazione del Devon e del Dartmoor National Park. Un pulmino ci attende per condurci a Tavistock, graziosa cittadina dove incontriamo la nostra guida Simon che ci introduce alle tante storie di questo posto, legato al commercio del rame lungo i suoi canali, e ai personaggi storici come il duca di Bedford, assoluto padrone di tutto il territorio. Entriamo nel market del paese, un insieme di tante bancarelle colorate, artigianato, cibo locale e ripartiamo per iniziare il nostro trekking nel Parco del Dartmoor, un continuo di colline di granito intervallate a vaste distese di brughiera.

Una bellezza sconfinata, quasi un paesaggio da fiaba in cui perdersi e meravigliarsi di fronte ai Pony, animale simbolo del luogo. Partiamo quindi per il nostro trekking, immersi in questo magnifico paesaggio, punteggiato di giallo, grazie ai fiorellini di ginestra e arriviamo alla Wistman’s Wood, un bosco relitto di un’antica foresta risalente a migliaia di anni fa che un tempo copriva un’area più vasta. I rami si intrecciano in forme fantastiche e si stagliano su un meraviglioso tappeto di muschio verde brillante.

In questo bosco troviamo querce alte più di 7 metri e i loro rami intrecciati lo rendono quasi inaccessibile. Approfittiamo di questo posto fantastico per la nostra pausa pranzo, e godere di qualche raggio di sole venuto a trovarci prima di ripartire per il rientro, verso il bus.

La successiva tappa è Princetown, paesino sorto dopo la costruzione della prigione per i soldati francesi catturati nel periodo napoleonico, che ancora oggi ospita più di 600 prigionieri. Visitiamo il suo grazioso caffè, entriamo nella chiesa principale, con una magnifica vetrata per poi proseguire il nostro giro in bus e fermarci su alcune distese dove poter ammirare da vicino i tenerissimi Pony.

Continuiamo la nostra visita, con alcune fermate per godere di questi panorami che tanto hanno ispirato poeti e scrittori, tra cui Artur Conan Doyle, che ha preso spunto da queste atmosfere per ambientare il suo “Il mastino di Baskerville”, o Spieperg che l’ha scelto per il suo “The War Horse”.

Arricchiti da tante storie e dai racconti di Simon, rientriamo poi a Plymouth e ci prepariamo per l’ultima serata nel Devon. Abbiamo scelto un locale tipico e dopo cena facciamo un salto anche all’antica distilleria, dove si può gustare un classico gin, o per chi vuole osare un gin più aromatizzato  di questa distilleria. Rientriamo in hotel, felici dopo una giornata così bella.

Perchè fare un viaggio in Cornovaglia
Perché fare un viaggio in Cornovaglia: trekking nei boschi

8 ° giorno PLYMOUTH – LONDON

È arrivato il momento di ripartire e tornare a Londra. Prepariamo le valigie e raggiungiamo la stazione per salire sul treno. Siamo già risaliti più a nord, quindi dopo 3 ore e mezzo ci troviamo già nella Londra brulicante. Lasciamo i bagagli in hotel e ci godiamo questa mezza giornata in città. Qualcuno ha scelto di visitare i luoghi più iconici, non avendola mai visitata, e chi ha invece seguito la guida nella sua proposta di vedere il quartiere di Greenwich,  zona pittoresca inserita nella lista dei patrimoni Unesco, una meta assolutamente imperdibile.

Prendiamo la metro e arriviamo in questo angolo di Londra a volte visto un po’ di sfuggita, ma di grande interesse. Ad accoglierci la Cutty Sark, il maestoso clipper scozzese, una delle navi più veloci e invidiate dell’epoca, l’ultimo dei grandi velieri che navigarono tra la Cina e la Gran Bretagna nel XIXI secolo.

Incontriamo poi il National Maritime Museum che narra la lunga e avventurosa storia marinara della Gran Bretagna, fino ad entrare nel Greenwich Park, un’immensa distesa verde con corridoi di faggi, una delle aree verdi più incantevoli di Londra, con ciliegi, un roseto e vedute del quartiere della finanza sulla sponda opposta del Tamigi dalla cima della collina.

Da qui passiamo per il Royal Observatory dove convergono lo studio del mare, delle stelle e del tempo. Il meridiano zero, che passa attraverso il cortile dell’osservatorio, divide il globo terrestre negli emisferi orientale ed occidentale. Inevitabile una foto ricordo qui, accanto al meridiano prima di scendere ed entrare nel vivo del mercato di Greenwich, uno dei mercati coperti più piccoli e ricchi di atmosfera di Londra, dove poter scegliere uno spuntino tra le tante bancarelle gastronomiche, che offrono torta al rum della Giamaica, ostriche di provenienza locale, pasti pronti vegetariani etiopi, churros ripieni alla brasiliana e tanto altro.

Dopo tante suggestioni riprendiamo la metro e ci prepariamo per l’ultima cena insieme in uno dei pub vicino all’hotel. Ci salutiamo allegramente, ringraziandoci a vicenda per tutte le belle esperienze condivise, le nuove amicizie, dandoci appuntamento al prossimo viaggio!

Racconto di Viaggio di Silvia

About the author

Mi occupo di ideare e programmare nuove proposte di itinerari che condivido con la mia socia, collega e amica Clare, organizzare i servizi e di accompagnare i nostri viaggi di gruppo.

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