Viaggi Solidali Marocco | Alla Ricerca Del Viaggio

Viaggi solidali in Marocco. Per i nostri viaggi ci ispiriamo ai principi del turismo responsabile, la quota d’iscrizione generalmente richiesta, viene donata ad un progetto locale con finalità ambientali, culturali o sociali, che verrà visitato dai partecipanti durante i nostri viaggi di gruppo con accompagnatore, in modo tale da comprendere qualcosa in più riguardo alle tante sfaccettature di questo paese.

Con il tour del Marocco dal 26 Dicembre al 3 Gennaio 2019 abbiamo iniziato la collaborazione con  Slow Food e i progetti 10000 Orti in Africa e Food for Change che hanno l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità locale, promuovere l’utilizzo di una agricoltura sostenibile e il supporto di leader consapevoli.

Questo è il racconto della nostra accompagnatrice Nadia dell’esperienza vissuta durante la visita in un Douar (Villaggio) nella regione d’Ait Ourir a 50 km da Marrakech insieme ai partecipanti del viaggio organizzato in Marocco.

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“Durante il nostro viaggio in Marocco abbiamo potuto immergerci in una realtà locale visitando la cooperativa agricola AMASNIGHREM che si occupa dello sviluppo dell’integrazione delle donne nelle attività svolte all’interno della comunità rurale. La cooperativa coordina attraverso la referente Fathia el Jazouli il progetto SLOW FOOD per la salvaguardia della biodiversità e la reintroduzione dei metodi di coltivazione legati alla permacultura e al recupero delle sementi antiche.
Alla Ricerca del Viaggio è sensibile ai temi sociali e sceglie sempre di finanziare un progetto locale e in questo caso con la nostra quota di iscrizione abbiamo contribuito al progetto di stampa di un libro sulla biodiversità locale, i prodotti tipici e le ricette antiche a cura di Slow Food presente nella comunità con il progetto FOOD FOR CHANGE.
IMG 20190112 WA0041Al nostro arrivo, dopo un lungo viaggio dal Medio al Basso Atlante, dove abbiamo attraversato il Passo di Tizi n’Tichka a 2260 mt con una temperatura prossima allo zero, arriviamo finalmente al villaggio immerso in una vegetazione rigogliosa di piante di ulivi, fichi d’india e palme. Il sole è caldo e piacevole . La comunità ci accoglie festante, e i bimbi della scuola vicina intonano dei canti per noi, accompagnati dai canti berberi delle donne, impegnate presso la cooperativa nella preparazione del nostro pranzo. Ci offrono il thè alla menta e i buonissimi e succulenti datteri del luogo. P 20181231 154708 1 p
Ci accomodiamo all’aperto e ci abituiamo subito ai loro usi mangiando direttamente con le mani dal tajine a base di cous cous di grano duro, d’orzo di legumi e di carne di agnello, posto in mezzo al nostro tavolo. Il pane tradizionale “Aghroum” ci aiuta al posto della forchetta.
Nel pomeriggio ci spostiamo nella scuola dove ci vengono mostrate le tecniche di piantumazione dei melograni, dove il contadino spiega ai ragazzi intorno a lui come preparare la terra e come curare le piante affinché crescano rigogliose.
Ci mostrano inoltre come preparano il suolo con tecniche di permacoltura per renderlo pronto per la semina senza l’uso di fertilizzanti chimici, cospargendolo di fieno e ricoprendolo di compost vegetale e animale, infine con foglie d’ulivo. Ci spiegano che l’irrigazione dei campi è regolata da un addetto locale che in giorni prestabiliti aprendo delle chiuse devia l’acqua nei campi, secondo una gestione razionale e sostenibile a livello locale.IMG 20190112 WA0011
In questa comunità tocchiamo con mano l’impegno degli insegnanti nell’organizzare dimostrazioni con i contadini locali per tramandare e recuperare le antiche tecniche di coltivazione anche alle nuove generazioni.
Visitiamo anche un alveare, molto diverso da quelli a cui siamo abituati in Europa. Qui infatti le api vengono chiuse all’interno di contenitori circolari intrecciati con fibre di palma che fungono da alveari. In questo territorio si coltivano ulivi, melograni, fichi d’india, grano duro e orzo, e si produce un buonissimo miele dal sapore intenso di fiori selvatici. Dai semi dei fichi d’india si ricava un costosissimo e pregiato olio con proprietà anti invecchiamento che lo rendono un prodotto naturale per preservare la giovinezza cutanea.
IMG 20190112 WA0057La cooperativa promuove la valorizzazione dei prodotti del territorio e stimola lo spirito di iniziativa delle donne nel progetto e nella commercializzazione dei prodotti. L’obiettivo è quello di integrare le donne e di garantir loro una remunerazione adeguata favorendo la loro indipendenza socio economica grazie alla vendita dei prodotti.
E noi non vediamo l’ora di tornare nella cooperativa per fare i nostri acquisti.Ci piacciono un sacco le confezioni di cous cous e grano locale. Il sale aromatizzato con la lavanda con proprietà curative e rilassanti. Il kajal che le donne berbere usano per abbellire gli occhi.
Assaporiamo il loro miele locale e i dolci fatti a mano dalle donne berbere, sorseggiando un thè alla menta superlativo e un caffè inaspettatamente buono.
La giornata si conclude con una divertente rappresentazione di una antica tradizione propiziatoria a faP 20181231 173115 1 pvore della pioggia. E’ un gioco di tiro alla fune a cui prendiamo parte tutti, compresi i bambini festanti, e divisi in due squadre di donne contro uomini iniziamo a tirare la fune. Urla, risate e spirito di squadra ci coinvolgono. Alla fine sono le donne a vincere la sfida, mentre la corda si spezza e tutti finiamo ridendo per terra.
E’ giunto il momento di salutarci.

E’ stata davvero una giornata piena di sorprese che ci ha arricchito umanamente e culturalmente, permettendoci di immergerci appieno nel loro mondo. Siamo stanchi ma felici. Ci rimettiamo in viaggio alla volta di Marrakech che ci attende per festeggiare il Capodanno”

About the author

Mi occupo di ideare e programmare nuove proposte di itinerari che condivido con la mia socia, collega e amica Maddalena, organizzare i servizi e prossimamente di accompagnare i nostri viaggi di gruppo (sono mamma di un bimbo piccolo, ma che sto già abituando a viaggiare in modo che mi possa seguire nelle prossime avventure).

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